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mercoledì 7 maggio 2014

RECENSIONE: OSCAR E LA DAMA IN ROSA di Eric Emmanuel Schmitt

Buona sera lettori, 
eccomi qui a parlarvvi di una delle mie ultime letture. 
Si tratta di "Oscar e la dama in rosa" di Eric Emmanuel Schmitt.

E'un piccolo libricino ma di un intenso "spessore".


TRAMA:
Oscar è un bambino di dieci anni. È malato, e i medici non riusciranno a salvarlo. In ospedale, riceve le visite di un'anziana signora, Nonna Rosa, che stringe con lui un formidabile legame d'affetto e lo invita a fare un gioco: fingere che ogni giorno duri dieci anni, e scrivere ogni giorno una lettera a Dio in cui raccontare le avventure e le esperienze di dieci anni, così come le fantasie e le paure, i rapporti con i genitori e i medici, l'amore per Peggy Blue, una bambina ricoverata nello stesso ospedale. Questo piccolo libro è composto da dodici lettere, dodici giorni in cui si concentra la vita di Oscar, giorni scapestrati e poetici, pieni di personaggi buffi e commoventi.




"[...] J'ai essayé d'expliqué à mes parents que la vie c'est un drôle de cadeau. Au départ, on le surestime, ce cadeau: on croit avoir reçu la vie éternel. Après, on le sous-estime, on le trouve pourri, trop court, on serait presque près à le jeter. Enfin, on se rend compte que ce n'était pas un cadeau, mais juste un prêt. Alors on essaie de le mériter."

"Ho provato a spiegare ai miei genitori che la vita è un simpatico regalo. All'inizio, lo si sovrastima, questo regalo: si pensa di avere una vita eterna. Dopo, lo si sottostima, lo troviamo schifoso, troppo corto, da essere quasi pronti a gettarlo. E alla fine, ci si rende conto che non è un regalo, ma che si tratta giusto di un prestito. Allora cerchiamo di meritarlo."

RECENSIONE:
Questo piccolo libro è una raccolta di lettere che Oscar, un bimbo malato in fase terminale, scrive a Dio grazie ad un consiglio donatogli dalla "dama in rosa" (un'infermiera che si occupa delle sue cure in ospedale).

Siamo subito immersi nel mondo del protagonista, nelle sue fatiche e nelle sue angosce, ma siamo soprattutto spinti a vedere la situazione tramite i suoi occhi, tramite uno sguardo simpatico ed ironico, che solo i bambini sanno avere. Seguiamo Oscar nel suo interrogarsi sulla vita, sulla morte, sugli atteggiamenti che il mondo attorno a lui, soprattutto i suoi genitorri, ha. E devo dire la verità che, guardare attraverso gli occhi di un malato porta sicuramente il lettore a riflettere, non solo in rapporto alla vita ma soprattuto nei confronti di coloro che sono bloccati su un letto di ospedale.
Penso sempre che non sia semplice trattare certi argomenti, quali ad esempio ma morte o la malattia. Ma devo nuovamente complimentarmi con l'autore, perché anche questa volta è riuscito a fare segno. Una scrittura delicata, un modo completo di delineare i protagonisti e soprattutto una trama che arriva a toccare il cuore.
Ho concluso "Oscar e la dama in rosa" con dei grossi lacrimoni, d'accordo, niente di speciale per qualcuno che si commuove assai facilmente. Ma devo ammettere che queste sono state lacrime derivanti da forti riflessioni che ahimé tanto spesso questo autore mi spinge a fare.
Vi consiglio questo libro, sono un centinaio di pagine che scorrono molto velocemente. Lo consiglio soprattutto come regalo, perché posso assicurarvi che sarà molto apprezzzato, o per lo meno potrete essere sicuri che toccerà il cuore di chi lo riceverà.

Concludo con una frase che ho letto sul web in riferimento a questo libro.
Un grande libro non si vede dal suo spessore, e questo, lettori, credo proprio che sia un grande libro!

Buona lettura e ... alla prossima.


Esmeralda

1 commento:

  1. mi è stato consigliato e il tuo parere è un'ulteriore conferma a leggerlo!!

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