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domenica 23 febbraio 2014

C'ERA UNA VOLTA... LA COMPASSIONE

Buona domenica lettori,
che piacere scrivere, che piacere ritrovarvi in questo giorno che, almeno dove sono io, ci regala un sole magnifico!

Oggi vorrei proporvi un bella favola indiana, un racconto che esalta la compassione e l'amore per il prossimo.


C'ERA UNA VOLTA ... LA COMPASSIONE

Râmânuja, uno dei grandi Maestri di Védanta, era generoso. Gli capitava di guardare tutti gli uomini nello stesso modo, donava ad ognuno di essi la stessa attenzione, agli uomini come alle donne senza dare importanza alla loro casta. Era amorevole anche con coloro che erano fuori dalla casta. Il suo atteggiamento scandalizzava le persone del suo tempo.



Al momento in cui cercava ancora la sua via, si avvicino’ ad un Maestro e lo prego’ di iniziarlo. Per fare questo gli offri’ una noce di cocco. Il Maestro, riconobbe immediatamente una grande anima, allora, prese la noce di cocco, la divise con un colpo secco. Fu cosi’ che, disse il Maestro, il suo mentale fu rotto e che suo ego pote’ scivolare via.
Poi si mise a mormorare all’orecchio del suo discepolo il mantra sacro.
- Ripetila con dolcezza, con intelligenza anche, con abbandono e passione, e soprattutto distaccandotene.

Questo mantra è di una grande potenza, ti libererà dall’ignoranza. Ripetilo in segreto, tienilo e custodiscilo al fondo del tuo cuore, e non dirlo a nessuno.-Perché non posso dirlo ad alta voce davanti alla gente?
-Se tu lo divulgassi, libererebbe colui che l’avrebbe sentito, ma tu, tu continuerai ad errare in questo mondo, pieno di ignoranza e di dolore.
Râmânuja  lascio’ allora il suo Maestro e sali’ sul tetto del tempio più alto. Da quel punto, inizio’ a chiamare la popolazione con una forte voce.
-Venite ed ascoltate tutti: il Maestro mi ha donato il mantra che salva colui a cui viene transmesso. Ascoltatelo e ripetetelo: “Aum namo narayana”. L’avete sentito bene? “Aum namo narayana” “Aum namo narayana”
Il Maestro lo aveva sentito a sua volta. lo fece subito chiamare. Il discepolo lo raggiunse senza tardare.
- Perché, nonostante i miei avvertimenti, hai divulgato questo prezioso mantra sulla piazza pubblica? Gli chieso sorpreso.
-Sono pronto a vivere ancora mille vite nell’ignoranza e nel dolore se questo significa salvare in questa vita tutte queste anime che vedo dinnanzi a me là nella piazza. Rispose con rispettto il discepolo.



Vorrei dedicare questo racconto ad una donna di nome Amma.


Ho avuto modo di conoscere la sua storia e il suo messaggio di amore e di pace grazie ad un documentario.

Ho trovato questa donna di un'estrema dolcezza e di un'estrema semplicità.
Amma dedica la maggiorn parte del suo tempo ad ascoltare gli altri, i loro problemi e a cercare di donoare loro amore e compassione.
Un abbraccio, un sorriso, una carezza, ai bimbi come agli anziani.
Mi ha particolarmente impressionato vedere l'attenzione che questa donna dedica agli altri, un'attenzione e un amore che si tocca da lontano.
Vi lascio quest'oggi con due frasi che mi hanno particolarmente toccato, due frasi di Amma.

"Dobbiamo comprendere che l'umanità non è altro che che un unico tessuto di vite intrecciate, migliorando l'esistenza di un singolo individuo, miglioriamo tutto l'intreccio di vite intorno ad esso... Vi chiedo quindi di amare, di trasmettere l'amore attorno a voi... "




Buona domenica a tutti!



Esmeralda

2 commenti:

  1. c'è bisogno di più compassione, empatia, amore dimostrato concretamente.... e se attorno, ne vediamo sempre meno, cominciamo noi stessi ad essere il cambiamento che vorremmo vedere negli altri.
    non è così facile ed automatico, ma nel nostro piccolo possiamo provare a cambiare....

    ciao esmeralda!!!!!!

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  2. Ciao:)
    Volevo comunicarti che il tuo blog è stato scelto per il Liebster Award!!
    Vieni a prendere il premio nel mio blog:)
    Buon proseguimento di serata^^

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